Aspettami questa notte by Robin C

autore:Robin C. [C., Robin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2019-05-20T22:00:00+00:00

Capitolo 15

Questa notte non dirmi di no

San Luis Obispo, Avila Beach, 31 luglio 2012

«La contusione al viso guarirà in sette giorni. Per il resto direi che è stata molto fortunata, signorina Wright».

«Già».

«È sicura di non voler parlare con uno psicologo?»

«Non mi serve, mi sento bene».

«Ascolti: da un punto di vista clinico, la situazione che ha vissuto è considerata un trauma. Il consulto è previsto come routine ed è assolutamente coperto dall’assicurazione».

«La ringrazio, dottor Ross. Al momento ho solo bisogno di andare a casa; tuttavia, se ne sentissi la necessità nei prossimi giorni, giuro che tornerò e chiederò aiuto».

«Va bene. Non insisto. Preparo subito i documenti per le dimissioni».

«Mio fratello dov’è?»

«Al pronto soccorso. Abbiamo dovuto dargli dei punti alla mano destra. Se vuole, ora lo può raggiungere».

Data la sua situazione delicata, Jodie era stata portata in una stanza protetta da mura e da una porta, anziché tende. David era invece rimasto al pronto soccorso. Charlotte era rimasta al loro fianco fino all’arrivo in ospedale ed era stata di grande aiuto in quelle ore. Aveva portato una cioccolata calda a entrambi, aveva cercato di fare due chiacchiere con Jodie per distrarla mentre aspettavano un medico, l’aveva consolata mentre piangeva.

Jodie si sentiva a disagio nei suoi confronti per tutte le notti rubate alle sue spalle, per i sentimenti che provava per David, per il fatto che non si sarebbe mai fermata dal volerlo ancora. Si sentiva ingiusta per non avere mai provato a essere più gentile, per averla sempre dipinta come una ragazza superficiale, però non l’avrebbe mai potuta accettare come amica. La consolava comunque sapere che a prendere il suo posto era stata una persona buona e non una stronza.

Malgrado tutto questo, quando Charlotte se ne andò, lei riprese a respirare.

Decise dunque di andare a cercare David al pronto soccorso. Lasciò la sua stanza, percorse un lungo corridoio dalle pareti color azzurro chiaro e raggiunse la sala dell’accettazione. Si avvicinò al bancone.

«Sto cercando David Wright. Sono… sua sorella. Siamo stati portati qui insieme questa sera».

«Il suo nome, per favore».

«Mi chiamo Jodie Wright».

La donna controllò sul suo terminale, il suo viso si ammorbidì. «Là in fondo. Dietro a quella tendina azzurra. Ha chiesto molte volte di lei».

Jodie sorrise e si recò a passo svelto dove le aveva indicato la donna. E lì lo vide. Stava immobile seduto su una barella, con le gambe a penzoloni, gli avambracci sulle cosce, le dita delle mani incrociate, lo sguardo basso. Jodie non riusciva a capire se fosse arrabbiato o solo preoccupato.

«Ehi…».

Il ragazzo alzò lo sguardo e lei gli sorrise. La smorfia di dolore che comparve sul viso di lui le gelò il sangue nelle vene. «David…», gli si avvicinò e gli prese le mani nelle proprie. Lui la lasciò fare, scosse soltanto la testa e non disse nulla. «Ti prego, parlami…».

«Davvero Matthew non è riuscito a…?»

«Non è successo niente, te lo giuro. Non mentirei mai su una cosa simile».

«Non riesco a smettere di pensarci, a quello che ho visto quando sono entrato in casa. Eppure lo

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